"Villamiroglio si discosta in maniera piuttosto
netta dagli altri capoluoghi comunali della Valle
Cerrina per via della sua particolare conformazione.
Malgrado sia un piccolo centro di circa 350
abitanti, è attraversato da ben 36 km di strade di
cui solamente 15 asfaltati. Le strade rimanenti sono
completamente sterrate ma, molto ben tenute ed
inghiaiate (purtroppo non più, ormai n.d.r.) per
raggiungere agevolmente le numerosissime borgate
disseminate negli anfratti del territorio comunale
(che per l’80% è boschivo). … La bellezza singolare
del luogo è data dai borghi che lo costituiscono,
immersi nei boschi (olmi, gaggie, acacie, rovere,
frassino, pioppi, noccioli, pini e tigli con un
ricco sottobosco di rose canine) a stretto contatto
con la natura..."
estratto da “Belvedere il Monferrato” 2009 -
editrice Monferrato
a lato: stemma del Comune di Villamiroglio, basato sullo stemma araldico della famiglia dei Conti Miroglio di Moncestino
Regione: Piemonte
Provincia: Alessandria
Coordinate (capoluogo):
45°8′8″N 8°10′20″E
Altitudine (capoluogo): 329
m slm
Superficie: 9,66km²
Abitanti: 361 (al
31/12/2009)
Densità: 35,30 ab./km²
Nome abitanti:
villamirogliesi
Villamiroglio è un comune del Basso Monferrato, situato
nella parte nord-ovest del territorio della Provincia di
Alessandria. Si sviluppa su una superficie di circa 9,7
km² che confina a Nord con il Comune di Moncestino, a
Est con i comuni di Gabiano e Cerrina, a Sud con il
Comune di Odalengo Grande e a Ovest con il Comune di
Verrua Savoia, in Provincia di Torino.
Il capoluogo Villamiroglio sorge su una altitudine di
329m slm, in un contesto caratterizzato da colline
arrotondate di terreni sabbiosi e ciottolosi, che
scendono in fondi larghi e piatti di carattere
argilloso. L'altezza massima del comune si rileva sul
Monte delle Pietre, alle spalle di Località Rairolo, di
443m slm. Altre alture rilevanti sono Monte Croce, di
396m slm, che ospita nel suo sottosuolo il bacino di
stoccaggio dell'Acquedotto del Monferrato, e la cima di
341m slm di Piano dell'Opj a Villamiroglio, e il Monte
della Valle di 362m slm a Vallegioliti.
L'abitato si presenta fortemente caratterizzato da
borgate, poste nelle immediate vicinanze del centro
storico del capoluogo e della frazione Vallegioliti.
Villamiroglio pone probabilmente le sue basi in
stanziamenti Longobardi attribuibili alla metà del VIII
secolo. Alcuni toponimi della zona presentano infatti
una derivazione Longobarda, quali Mezzalfenga, Seminenga,
Scarfenga, etc. Una piastrella votiva, incastonata nel
muro esterno della Chiesa di Villamiroglio, presenta
un'incisione ascrivibile anch'essa all'arte classica
longobarda. Tuttavia è possibile azzardare l'ipotesi che
già popolazioni celtiche, attorno al I secolo a.c.,
fossero stanziate nelle immediate vicinanze di
Vallegioliti. Si ha notizia di una popolazione, i
Cestini, che da Pavia si spostarono a sud del Po attorno
al 100 a.c. fondando un insediamento ancora oggi
conosciuto come Moncestino. A tali popolazioni celtiche
si attribuisce il toponimo brìc, ancora oggi usato per
indicare le alture, che a Villamiroglio sopravvive nel
Monte Brìc alle spalle, appunto, di Vallegioliti, nel
Brìc Sceis tra Mezzalfenga e Cascina Monchietto e in
versione italianizzata di Bricco Cavagna e Bricco
Castello a Villamiroglio.
Notizia del borgo di Villamiroglio si ha dal Diploma
Imperiale di Federico Barbarossa del 14 ottobre 1164,
che attesta la sua realizzazione alla famiglia dei
Miroglio, la quale, si dice per resistere ai Marchesi
del Monferrato, fondò il borgo chiamato allora Villa
Santa Maria, il quale prese in seguito il nome della
famiglia fondatrice, che lo governò fino al '700. I
Miroglio si sottomisero ai Marchesi del Monferrato il 12
aprile 1314 e il 14 dicembre 1652 Pietro Giacomo
Miroglio ottenne il titolo di Conte di Moncestino, e
signore di Villamiroglio e Rosingo, per sé e per la sua
discendenza. In seguito al Trattato di Utrecht nel 1713,
il feudo dei Miroglio entrò a far parte dei domini
sabaudi, poi nelle maglie amministrative francesi
Villamiroglio seguì la sorte di tutti gi altri territori
che gravitavano attorno a Casale Monferrato e, assieme a
Casale, che perse la provincia nel 1818, fu infine
incluso nella divisione di Alessandria.
Edifici significativi sono la Chiesa parrocchiale,
edificata nel 1764, che domina il centro storico del
capoluogo e dedicata ai Santi Filippo e Michele, e
l'antica Chiesa di S. Michele, eretta accanto al
cimitero e la Chiesa di S. Liberata in borgata Alemanno.
Nella frazione di Vallegioliti sono significative la
centrale Chiesa parrocchiale eretta nel 1819 e dedicata
a S. Stefano, e la Chiesa di S. Filippo a Mezzalfenga,
quest'ultima già citata nell'investitura del Vescovo
Giovanni Fieschi di Vercelli nel 1349. Vallegioliti
ospita anche una statua votiva di S. Pio, eretta dal
devoto Daniele Brusa in memoria dei missionari religiosi
del luogo. Si possono incontrare, inoltre, diverse
nicchie sui muri delle case, e svariate edicole e
cappelle votive, ora quasi tutte in stato di abbandono,
sulle colline, un tempo ampiamente coltivate, testimoni
del forte attaccamento religioso di queste terre nel
passato.
Si sostiene l'antica presenza di un castello appartenuto ai Miroglio, che si suppone scomparso
dolosamente nel '400 a seguito di un incendio, fatto di
cui però non si hanno ad oggi notizie certe. Come
segnala Giuseppe Niccolini (1877): "Villamiroglio,
sede dell'autorità municipale, è costrutto sull'alto del
colle per entro le mura di un forte castello il quale
andò in fiamme nell'anno 1400. Questa parte principale
del comune si compone di una dozzina di case, che
attorniano la maestosa e svelta chiesa parrocchiale.
Sicché delle antiche mura o dell'antico castello nulla
più avvi se non un solido ed elegante lato della torre
d'entrata, tutto però rovinato dal tempo, ed in cima del
quale un pioppo là piantato è quasi segnacolo di pace,
di concordia e di fratellanza", il che fa
supporre che l'originale sito dell'antico castello dei
Miroglio fosse lo stesso dell'attuale abitato attorno
alla Chiesa parrocchiale. Alcuni stralci di
muri in pietra, su fondamenta tufacee, e un cantone in
mattoni con piccole feritoie quadrate in un livello
inferiore, sono tutt'ora visibili, invece, sulle pendici
di Bricco Castello. Tali resti appartengono ad un forte difensivo dei Miroglio, posto
sul confine del loro feudo, e non ad un antico castello
signorile, come talvolta erroneamente divulgato.
Da Vallegioliti provengono i Giolito, famosi stampatori
del '500, prima a Trino e poi a Venezia.
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